Lo sapevi che il tuo gatto può soffrire di noia?
Tra i tanti luoghi comuni che ancora circondano il mondo dei nostri felini domestici, c’è anche l’idea che i gatti non abbiano bisogno di giocare, come se il gioco fosse un’attività superflua o solo “da cuccioli”. In realtà, il gioco è un bisogno primario, legato al loro istinto di predatori e fondamentale per il loro equilibrio fisico e mentale. Questo vale soprattutto per i gatti che vivono esclusivamente in casa, dove gli stimoli naturali sono limitati. Un gatto che ha la possibilità di uscire in sicurezza trova da sé numerosi stimoli: cacciare insetti o piccoli animali, osservare gli uccelli, arrampicarsi sugli alberi, correre da un tronco all’altro, esplorare nuovi odori e suoni.
Tutte queste attività soddisfano la sua curiosità e il suo bisogno di movimento. Quando invece il nostro micio vive solo tra le mura domestiche, tocca a noi offrirgli alternative valide: giochi interattivi, arricchimento ambientale, momenti di gioco condiviso e spazi verticali da esplorare. L’attività ludica va sempre calibrata in base al singolo gatto, tenendo conto di età, temperamento e condizioni fisiche. Nonostante tutto, è possibile che il nostro gatto soffra di noia.
La noia, se protratta nel tempo, può sfociare in problemi comportamentali anche gravi. Come sempre, il gatto ci avvisa prima con segnali sottili, poi con comportamenti più evidenti. Saperli riconoscere in tempo è la chiave per intervenire prima che la situazione degeneri. Ma come possiamo riconoscere i primi segnali di noia, prima che si trasformi in un problema?
RICONOSCERE I SEGNALI
I gatti comunicano costantemente, anche se non sempre in modi immediatamente comprensibili. Alcuni segnali sono così sottili che possono passare inosservati, soprattutto se non siamo abituati a osservare con attenzione.
Se i micro-segnali ci sfuggono, possiamo comunque individuare alcuni comportamenti tipici di un gatto annoiato:
● Ricerca insistente di attenzioni Nei gatti più socievoli e curiosi, la noia può manifestarsi con un aumento della richiesta di interazione. Possono seguirvi ovunque, miagolare insistentemente senza un motivo apparente, saltarvi addosso mentre lavorate o vi rilassate, e farlo sia di giorno che di notte. Le ore notturne, in particolare, possono diventare momenti di iperattività e vocalizzi. Se il veterinario ha escluso problemi di salute, è probabile che il gatto stia cercando stimoli e compagnia.
● Eccesso di sonno o apatia Un gatto annoiato può diventare più pigro, aumentando le ore di sonno e riducendo le interazioni. Questo accade soprattutto nei gatti che, non ricevendo stimoli, si “abituano” all’inattività. Il rischio è che il proprietario, vedendolo poco interessato al gioco, smetta di proporlo, alimentando un circolo vizioso. Anche qui, prima di attribuire il comportamento alla noia, è fondamentale escludere problemi di salute.
● Comportamenti distruttivi All’opposto dell’apatia, la noia può sfociare in esplosioni di energia incontrollata: salti da un mobile all’altro, corse sfrenate per casa, graffi su tende e divani, vasi rovesciati. In questi casi, il gatto sta cercando un modo per sfogarsi e soddisfare il proprio istinto di caccia e movimento. Non è un comportamento “cattivo”, ma un segnale che ha bisogno di più stimoli adeguati.
● Richiesta continua di cibo Mangiare può diventare un modo per compensare la mancanza di stimoli ludici. Il gatto può diventare insistente anche subito dopo aver mangiato, svuotando la ciotola velocemente e rischiando di rigurgitare. Anche in questo caso, i vocalizzi tendono ad aumentare.
Ignorare questi segnali può portare a conseguenze più serie:
aggressività, leccamento compulsivo con perdita di pelo (alopecia da stress), marcature inappropriate e altri disturbi comportamentali. Un gatto annoiato non è un gatto “tranquillo”: è un gatto che sta rinunciando a esprimere la propria natura. Imparare a osservare il proprio gatto e non sottovalutare i comportamenti insoliti è la base per intervenire in tempo e migliorare il benessere fisico e mentale del nostro micio di casa.
Roberta Catani – Consulente Cultura Felina® ceritificata




