Viviamo in un’epoca in cui i nostri amici felini sono sempre più parte integrante della famiglia. Tuttavia, la vita domestica, per quanto confortevole, può nascondere insidie come la noia, un sentimento che può portare i nostri mici a manifestare comportamenti anomali e a sviluppare problemi di salute. Ma come riconoscere un gatto annoiato? E cosa fare per rendere le sue giornate più stimolanti e divertenti?
Vediamo insieme come riconoscere i segnali di noia e alcune strategie per combatterla.
Segnali di un gatto annoiato
Un gatto annoiato può manifestare diversi segnali, tra cui:
- Letargia: Sebbene i gatti siano noti per le loro lunghe dormite, un eccessivo aumento delle ore di sonno o di riposo può indicare noia. Se il micio trascorre la maggior parte della giornata a dormire, è possibile che non trovi nulla di stimolante da fare e, allora, bisognerà intervenire.
- Cambiamenti nell’appetito: Una eccessiva richiesta di cibo può rappresentare un campanello d’allarme. I gatti sono animali predatori, per cui l’attività di ricerca del cibo rappresenta per loro una motivazione essenziale. In più, in natura, la loro alimentazione è fatta da tanti piccoli pasti distribuiti nell’arco della giornata. Molti gatti annoiati trovano nelle continue visite alla ciotola, per sgranocchiare qualcosa, l’unica modalità di soddisfazione del loro bisogno di ricerca e consumazione del cibo. Questo li porta ad assumere più calorie di quelle che effettivamente sarebbero sufficienti per il loro fabbisogno, in base al livello di attività fisica in un contesto domestico. Inoltre, la continua richiesta di cibo, può rappresentare per il gatto un modo per richiamare la nostra attenzione. Spesso di fronte al nostro micio che miagola, siamo tentati ad associare i suoi richiami alla fame e quindi a dargli cibo, quando invece avrebbe bisogno di altro, come di giocare. Questo lo porta ad essere placato per un momentaneo lasso di tempo ma, non essendo stato realmente soddisfatto il suo bisogno, poco dopo ritornerà in richiesta, creandosi così un circolo vizioso che può portare il micio ad ingrassare troppo e andare incontro a obesità o altri problemi di salute (come ad esempio diabete o problemi renali).
- Apatia e mancanza di voglia di giocare: Gatti che vivono esclusivamente in un ambiente indoor e che non mostrano interesse per nessun gioco o attività, dimostrano uno stato di noia molto alto. Spesso questo può essere associato ad una mancanza di stimoli corretti per il nostro gatto o proposti in maniera non idonea per stimolare la sua attenzione e curiosità. Questo è un segnale da tenere bene sotto controllo in quanto, sul lungo periodo, potrebbe sfociare in una vera depressione felina.
- Comportamenti distruttivi o anomali: Graffiature eccessive su mobili o altri elementi della casa, masticazione di oggetti o eccessiva toelettatura possono essere segni di frustrazione legati alla mancanza di stimoli e noia. Alcuni di questi comportamenti potrebbero diventare particolarmente pericolosi per il nostro micio. Ad esempio, la masticazione di oggetti non commestibili potrebbe causare l’ingestione di materiale non digeribile, creando blocchi gastro intestinali. Oppure se il micio inizia a leccarsi in maniera eccessiva/compulsiva, potrebbe arrivare al punto di procurarsi zone glabre o persino lacerazioni.
- Irritabilità, comportamenti molesti o aggressività: Un gatto annoiato può diventare irritabile e mostrare comportamenti aggressivi verso altri animali o persone della famiglia. In alcuni casi la noia può essere riconosciuta dal fatto che il gatto, pur non manifestando dei comportamenti aggressivi veri e propri, tende ad essere molesto o a dare il tormento ad altri componenti del nucleo familiare, che possano essere altri gatti o animali conviventi, così come umani, comportamenti che potrebbero avere un incremento nell’entità o nella frequenza, fino a diventare realmente aggressivi, se non risolti in tempo.
- Vocalizzazione eccessiva: Miagolii insistenti esibiti, ad esempio, durante le ore notturne, potrebbero denotare uno stato di noia nel gatto. La mancanza di stimoli proposti durante la giornata, impedisce al gatto di rilasciare le sue energie in maniera adeguata, accumulandole nelle ore notturne o all’alba, orari che, per natura, sono proprio i momenti di maggiore attività dei gatti e quindi più portati a chiedere insistentemente la nostra attenzione.
- Eliminazioni inappropriate:. Alcuni gatti manifestano la frustrazione e lo stress legato ad uno stato di noia, iniziando ad eliminare fuori dalla lettiera. Questo può accadere anche se la gestione e la pulizia della lettiera sono svolte correttamente, in quanto il comportamento non è causato da un fattore direttamente legato ad essa, ma ad uno stato di malessere emotivo.
Come intervenire se il gatto è annoiato
Parola d’ordine: Arricchimento ambientale!
Un gatto che vive esclusivamente in casa deve ritrovare all’interno del suo ambiente tipologie e quantità di stimoli adatti a far sì che possa esprimere le sue motivazioni di specie e soddisfare il suo naturale bisogno di esplorazione e predazione. Ovviamente non c’è una regola che vale per tutti, in quanto ogni gatto è un individuo con le sue preferenze e il tipo di stimoli vanno calibrati in base alle caratteristiche specifiche del nostro gatto (come età e stato di salute) e alle disponibilità di cui disponiamo.
Vi sono però degli accorgimenti di base che possono essere consigliati. Eccone alcuni :
- Ottimizzazione dell’ambiente : Offriamo al nostro gatto la possibilità di arrampicarsi e salire in punti rialzati, da cui poter controllare indisturbato lo spazio circostante (che è il suo territorio) e dove potersi anche rilassare. Si possono, a tale scopo, predisporre delle mensole o fare spazio sui ripiani di qualche mobile di casa, dove possa salire in sicurezza e, volendo, aggiungere, su questi spazi, giochini, cuccette aperte o chiuse, sacchettini odorosi da annusare o, all’occorrenza, qualche piccolo snack, che lo aiutino ad essere stimolato nella ricerca olfattiva e lo facciano muovere e saltare. Collochiamo tiragraffi, sia orizzontali che verticali, di grandezza adeguata alla taglia del nostro gatto e che gli permettano così non solo di farsi le unghie su oggetti appositi, ma che soddisfino anche il suo bisogno di marcare il territorio e di allungare la muscolatura. Possiamo inoltre lasciargli a disposizione scatole di cartone, da usare come nascondiglio, oppure piantine aromatiche (verificare sempre quelle non nocive per i gatti), che ne stimolino l’olfatto. Ogni tanto possiamo portare in casa dall’esterno, qualche foglia o bastoncino o altro elemento naturale che possa incuriosirlo accendere la sua voglia di indagare il nuovo oggetto o giocarci. Diamo spazio alla nostra fantasia per trovare attività interessanti e varie per micio.
- Corretto utilizzo dei giochi: non lasciamo sempre a disposizione del nostro gatto tutti i suoi giochini, in quanto questo lo porterà a perdere interesse verso quegli oggetti inanimati. Creiamo una scatola dove collocarli e proponiamoglieli a rotazione. Nel caso in cui il nostro gatto sia attratto dall’erba gatta, possiamo utilizzare ogni tanto qualche giochino contenente catnip ma, anche in questo caso, a rotazione, per non vanificarne l’effetto.
- Giochi interattivi: Elemento indispensabile per la salute psicofisica del nostro gatto e per combattere la noia è dedicargli il nostro tempo. Ritagliamoci quotidianamente almeno 15/20 minuti di tempo per giocare col nostro gatto. Possiamo utilizzare palline o altri giochini da lanciare, giochi a cannetta da muovere sopra o dietro a mobili, sotto dei tappeti, dentro dei tunnel o scatole, tutto ciò che può essere utile per simulare il movimento di una preda e che colgano così l’attenzione di micio, facendolo divertire nel saltare, rincorrere, bloccare con le zampe e mordere, come se stesse cacciando. Inoltre possiamo terminare la sequenza di gioco offrendogli uno snack appetitoso, per renderla più appagante. Anche in questo caso, variamo e moduliamo i giochi in base alle caratteristiche del nostro micio, in modo che l’attenzione rimanga nel tempo e non perda interesse.
I nostri gatti desiderano la nostra presenza, non solo per cibo e coccole, ma anche e soprattutto all’interno di una relazione attiva, fatta di momenti di gioco e tempo di qualità, anche breve ma scandito nell’arco della giornata e costante.
Valeria Altamura – Consulente in Cultura Felina®️ livello I – Milano, Monza e Brianza