Il gatto, come la maggior parte degli esseri viventi, ha bisogno dell’acqua per la sua sopravvivenza. Il sistema corpo ha bisogno di acqua per poter funzionare, per mantenere il sangue fluido e per far funzionare correttamente tutti gli organi
Questo piccolo felino è stato introdotto nell’ambiente domestico circa 7.000 anni fa ma, le sue abitudini quotidiane, a differenza di quelle del cane, sono state solo leggermente modificate nel corso degli anni e, è rimasto fedele al suo status di animale ancestrale e quindi ha mantenuto nel tempo alcune delle caratteristiche comportamentali e fisiologiche dei suoi antenati.
Una fra tutte queste abitudini ancestrali rimaste nella fisiologia sono sicuramente. Le abitudini alimentari, anche quando l’’ambiente e le condizioni di vita cambiano, la capacità di assumere e modificare le sostanze nutritive dalle sue prede, sono rimaste intatte.
Il gatto, infatti, ha una buona capacità di contrastare la sensazione della mancanza di acqua nell’organismo, andando ad agire su una diminuzione dello stimolo della sete e sul risparmio dell’acqua già presente, calibrando il lavoro degli organi che la metabolizzano e la espellono.
Il gatto in natura caccia le sue prede e il fabbisogno idrico di cui ha necessità viene ricavato per una buona percentuale dai muscoli delle sue prede.
Ovviamente con l’avvento della domesticazione del gatto, sono cambiate leggermente le sue abitudini quotidiane in termini anche di qualità degli alimenti. Negli ultimi anni soprattutto si è arrivati ad una maggiore consapevolezza sulla qualità degli alimenti forniti ai nostri pet. Si è passati anche per comodità nostra all’introduzione di alimenti secchi quali appunto i croccantini che però non contengono la quantità di acqua sufficiente per idratare il nostro gatto
IL FABBISOGNO IDRICO
L’idratazione è fondamentale per mantenere il gatto in salute, come tutti gli esseri viventi, infatti, anche il gatto utilizza l’acqua per mantenere in funzione gli organi vitali:
il cuore, i muscoli, il cervello svolgono la loro ottimale funzione solo se è costante e corretto l’apporto idrico, e l’ossigenazione.
di regola un gatto adulto dovrebbe bere circa 60ml/kg /die in relazione anche al tipo di dieta che ha durante la sua vita.
Un animale che vive prettamente in casa ed alimentato con una dieta prettamente a base di crocchette secche potrebbe arrivare a bere anche piu di 60ml/kg.
Questo apporto idrico nel gatto può avvenire attraverso tre modalità
-attraverso l’ingestione di prede appena cacciate
-attraverso l’assunzione di acqua vera e propria da fondi idriche
-attraverso meccanismi fisiologici di distruzione di molecole ingerite quali proteine e grassi
Conoscendo questa peculiarità del gatto nel bere poca acqua, dobbiamo tener presente anche il periodo di vita del gatto, lo stile di vita e, il periodo dell’anno nel quale ci troviamo.
Durante i periodi caldi, un gatto che vive soprattutto all’esterno ha piu necessità di mantenersi idrato rispetto ad un gatto che vive in casa con dei condizionatori e la possibilità di avere l’acqua a ispezione h24.
MA COME POSSIAMO AIUTARE IL GATTO A MANTENERSI IDRATATO?
Sicuramente conoscendo le sue abitudini ancestrali, il primo apporto idrico deve essere dato attraverso l’alimentazione.
Il gatto dal punto di vista alimentare è sempre stato un animale molto esigente per cui, non sempre mangia quello che noi gli andiamo a proporre. Per stimolarlo a bere di più, è possibile utilizzare
- Alimenti umidi spesso e volentieri
- Mousse per gatti
- Utilizzare i brodi in commercio apposta per i gatti
- Utilizzare fontanelle (con misuratore dell’acqua per capire quanto beve al giorno) questo permetterà di stimolare il gatto a bere, la fontanella sfrutta il principio di curiosità insito nella sua natura
QUALI SONO I RISCHI DI UNA SCORRETTA IDRATAZIONE?
Come per tutti gli esseri viventi, la disidratazione provoca grossi problemi a livello fisiologico.
L’acqua viene utilizzata per mantenere una corretta fluidità del liquido cerebrale e mantenere in salute le vie neuronali e quindi la funzione cognitiva.
La disidratazione provoca problemi nel regolamento dell’omeostasi del corpo, la pelliccia diventa meno turgida e il gatto potrebbe avere problemi nel regolare la temperatura soprattutto nei periodi di clima molto rigido. Per poter vedere se il gatto è disidratato, è sufficiente alzare una plica di pelo sulla groppa e contare in quanti secondi questa plica ritorna alla posizione iniziale.
Il gatto è una animale che soffre di disturbi delle vie urogenitali, disturbi e patologie renali sono sempre in agguato nel felino. Soprattutto nei periodi di cambio stagionale il gatto può soffrire di cistite, questo si manifesta quando il gatto va spesso nella lettiera, o si pulisce spesso. Anche patologie renali sono spesso associate a questo problema di disidratazione per queste ragioni, apportare una idratazione durante la vita del gatto è importante per limitare certi problemi.
Ovviamente se sospettiamo una disidratazione, è sempre meglio portare il gatto dal veterinario.
A cura della dott.ssa Deborah Buso









