FeromoniTrasloco

Per rispondere al quesito, è necessario fare una piccola premessa su cosa sono effettivamente i feromoni, sul loro funzionamento e su come si comportano nella specie del gatto domestico. Infatti, la parola “feromone” è ormai abbastanza conosciuta al giorno d’oggi, ma il suo significato è ancora un po’ confuso. Questo perché sono ancora in corso studi scientifici che cercano di comprenderli sempre di più, anche dal punto di vista umano. Perché sì, sebbene ormai sia appurato che anche noi emettiamo e riceviamo i feromoni, ci sono ancora troppe lacune scientifiche, a causa della complessità di questi segnali. Cerchiamo quindi di capire, a grandi linee, cosa sono i feromoni e se, effettivamente, utilizzare quelli sintetici che si trovano in commercio, possano essere di aiuto ai nostri felini di casa in certe situazioni, ad esempio un trasloco.

Cosa sono i feromoni?

I feromoni sono sono sostanze chimiche volatili secrete dall’animale. Queste sostanze, quando intercettate dal ricevente, sono in grado di innescare delle reazioni precise e specifiche dal punto di vista fisiologico e comportamentale. A differenza nostra, che abbiamo quasi del tutto perso la capacità (soprattutto cosciente) di percepire i feromoni, perché ci siamo abituati, nel corso dei secoli, a comunicare in modo diverso, gli (altri) animali sono ancora molto sensibili ai feromoni. Come detto in precedenza, il loro scopo è quello di innescare in chi li intercetta, l’esibizione di determinati atteggiamenti e comportamenti attivando una risposta emozionale.

Dai gatti vengono percepiti attraverso l’organo vomeronasale di Jacobson, che si trova sotto il palato. Avete presente quando il gatto annusa qualcosa con intensità, alza la testa e apre la bocca guardando nel vuoto? L’espressione spesso risulta quasi buffa ma, in realtà, in quel momento sta facendo una cosa molto importante: sta intercettando dei feromoni con questo specifico organo.

Sono quindi totalmente differenti dagli odori che, invece, lavorano attraverso l’organo olfattivo e non agiscono chimicamente sul soggetto.

Per i gatti, i feromoni sono estremamente importanti. Li rilasciano continuamente nel proprio ambiente attraverso varie ghiandole, sparse in varie regioni del corpo, e ognuno di essi ha un preciso scopo, ognuno di essi deve lasciare un messaggio specifico. Può essere lasciato sia per se stesso che per altri animali.

I feromoni che un gatto domestico può produrre e rilasciare sono davvero molti ma, qui di seguito, ci concentreremo su quelli che originano dalla regione facciale, perché uno di essi è il feromone che viene creato sinteticamente e poi venduto come risoluzione ai problemi comportamentali.

Feromoni facciali: il famoso “F3”

Fra i feromoni facciali dei gatti domestici, ne sono stati rilevati cinque importanti e fra questi c’è il “famoso” F3, quello che viene ricreato e poi venduto nei diffusori per ambienti che ormai tutti conosciamo bene. Il feromone F3 è quello che, in poche parole, va a lavorare sulla familiarizzazione e sull’appagamento del felino in questione. E questo è motivo per il quale viene venduto questo preciso tipo di feromone: dato che i problemi comportamentali più diffusi riguardano le tensioni territoriali, si tenta (a detta di chi li crea) di realizzare qualcosa che faccia sentire il gatto che è stressato, più tranquillo e meno minacciato da quello che ha intorno.

 

Ma sono davvero efficaci?

Sappiamo che il gatto ha una grande necessità (fra le altre): quella di percepire il proprio ambiente come familiare per sentirsi sicuro.  Se improvvisamente, si ritrova in un luogo in cui non è mai stato prima, ad esempio se traslochiamo, il nostro amato felino di casa può stressarsi molto, preoccuparsi e sviluppare ansia. Questo può poi creare problemi di marcature indesiderate, aggressività, un gatto molto stressato può anche arrivare ad ammalarsi, ad esempio di cistite da stress, ecc…

Quando un proprietario riesce a domandarsi se effettivamente cambiare casa possa creare dei problemi al gatto, chiedendo al veterinario e navigando in internet, viene subito indirizzato a questi diffusori di feromoni sintetici.

Ma è davvero una soluzione? Aiutano davvero i nostri gatti? I feromoni sintetici possono aiutare ma NON sono la soluzione al problema.

Possono essere usati, comunque sempre sotto consiglio veterinario, senza troppa paura di effetti collaterali perché, effettivamente, non si parla di un trattamento farmacologico, né vengono rilasciati degli aromi particolari. A livello di risoluzione però, possono a volte aiutare il gatto o non avere alcun effetto. Dipende dai casi e dal problema. Non essendo tossico si può usare, ma solo come supporto (specie se abbiamo a che fare con gatti molto ansiosi, paurosi e sensibili) a un vero e proprio intervento preventivo o di risoluzione comportamentale. Nel caso del trasloco, ad esempio, potremmo usare questi diffusori per diminuire un poco la tensione che, in ogni caso, il gatto non può non provare anche solo in minima parte, il cambiamento dopotutto c’è. Ma, per essere sicuri che il nostro felino domestico possa ambientarsi nella nuova casa senza problemi e senza subire troppo stress, è necessario sapere come fare il trasloco. Dobbiamo, quindi, iniziare ad informarci già da prima su come effettuare il trasloco con un gatto o più di uno, e avere un piano di prevenzione preciso e specifico, da seguire durante la fase del trasloco e quella successiva di ambientazione. Sì, perché per il gatto, il trasloco, è l’inizio del possibile disagio: i problemi grossi, se non si è fatto un intervento preventivo corretto, arrivano dopo.

Per arrivare al nuovo alloggio, fra l’altro, può essere necessario fare un viaggio in macchina. Anche qui, i feromoni sintetici possono aiutare un poco ma, se abbiamo un gatto che soffre molto la macchina, sia fisicamente che psicologicamente, non serviranno a molto. Sarà invece più utile fare una corretta abituazione al trasporto in macchina, soprattutto se il viaggio è molto lungo.

Se il trasloco poi, comprende anche andare a convivere con una nuova persona (magari il partner del proprietario, o un genitore) e che per di più ha già in casa un animale, le cose sono ancora più delicate. Anche in questo caso, senza un buon intervento di introduzione preventiva, si rischia di avere poi per le mani, una situazione davvero spiacevole e difficile da gestire.

Quindi, “feromoni durante il trasloco: sono sufficienti?” la mia risposta è no. Il territorio è troppo importante per un gatto e non si può effettuare un trasloco senza prendere accorgimenti preventivi, studiati per la situazione specifica. Ricordiamoci che ogni situazione è diversa dall’altra, ogni gatto è un individuo a sé, così come lo siamo anche noi e ogni trasloco sarà diverso: le variabili da tenere in considerazione sono troppe per poterci affidare solo ad un palliativo, è necessario farsi seguire da un esperto in un percorso che darà sicuramente risultati più soddisfacenti sia al nostro gatto di casa sia a noi.

 

Roberta Catani – Consulente Cultura Felina®

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