Nell’immaginario comune il gatto è un animale pigro, che se ne sta in panciolle tutto il giorno e schiaccia pisolini uno dietro l’altro; in verità è un animale molto attivo, evolutosi con grandi capacità sensoriali, riflessi veloci e un fisico scattante, per non parlare della sua grande capacità nel problem solving e nell’imparare.
È quindi fondamentale per la salute fisica e mentale del gatto farlo rimanere attivo e tu puoi aiutarlo stimolandolo ogni giorno tramite il gioco.
Se il tuo gatto è poco reattivo, sempre annoiato e se pur sventolando il giocattolo davanti al suo naso lui ti guarda perplesso e non muove un muscolo è allora probabile che devi aggiornare e migliorare la qualità del gioco predatorio, ma prima di tutto assicurati che il gatto stia bene tramite una visita dal veterinario, per accertarti che l’inattività del tuo amico felino non sia dovuta da malattie e problemi fisici, e poi dedicati alla costruzione di un’ottima routine di gioco.
Comincia con l’usare giocattoli che assomiglino alla coda di un topo o al piumaggio di un uccello e muovili simulando l’andatura della preda, in questo modo attirerai sicuramente l’attenzione del gatto; molto utili a questo scopo e versatili sono le cannette, se ne trovano di tutte le fatture in commercio e sono anche facilmente riproducibili in casa.
Non essere frettoloso, il gatto è un animale attento, metodico e paziente; se non è abituato a giocare potrebbe non scattare subito sulla preda preferendo invece valutare e attendere il momento migliore per attaccare; per questo motivo non desistere subito e non cominciare a chiamare in continuazione il tuo gatto, ma continua a muovere il giocattolo passandolo da una parte all’altra della stanza senza avvicinarlo troppo al gatto (le prede non vanno mai volontariamente in pasto ai loro predatori) anzi, sfrutta angoli, fessure e i vari ripiani del mobilio della stanza per dare la sensazione che il nostro giocattolo/preda si nasconda e stia al riparo dal gatto.
Non rendere la caccia né troppo semplice né troppo complicata, se il gatto cattura sempre la preda o questa riesce sempre a sfuggirgli perderà subito interesse; tieni conto che in natura un gatto riesce ad agguantare la sua preda mediamente 1 volta su 10, quindi cerca di stimolare la caccia facendo sfuggire il giocattolo ma ad ogni tre o quattro balzi e slanci fai concludere l’attacco con una presa in modo da rinforzare positivamente il comportamento al gioco e alla caccia.
Al gatto piace testare nuove tecniche, fare salti, acrobazie, rincorrere, pazientare, frugare con la zampa nei pertugi e fare agguati, cerca di entrare in sintonia con i suoi ritmi e rispetta i suoi tempi e modi di agire; puoi anche variare la tipologia di giocattolo da una sessione all’altra o quando vedi che il micio comincia a perdere interesse per l’attuale preda, passando da oggetti che simulano volatili a quelli simili a piccoli animali striscianti o insetti saltellanti, questo permetterà al tuo gatto di mettere in campo tutte le varie sfaccettature e tecniche di caccia aumentando il suo interesse al gioco e ottenendo uno stimolo mentale e fisico più completo.
Altro accorgimento per non rendere monotono e poco interessante il gioco è cambiare territorio, individua due o più zone in casa dove poter giocare e usale a rotazione; evita però i luoghi dove dormite, come il letto, per mantenere ben distinte le zone di attività e riposo.
È inoltre noto che il gatto è un animale crepuscolare e che ami cacciare al tramonto o alle prime ore del giorno, rispetta questa indole chiamandolo al gioco preferibilmente nelle ore serali o di giorno solo se è già sveglio; non cercare di stimolarlo mentre dorme, svegliarlo lo renderà nervoso e poco collaborativo, aumenterai il suo livello di stress e andrai a ledere la fiducia e il rapporto che ha nei tuoi confronti.
Finisci sempre la sessione di gioco (possono volerci dai 5 ai 15 minuti) con la cattura del giocattolo e offri del cibo al gatto per chiudere al meglio la simulazione di caccia e lasciare il gatto soddisfatto; aspetta che si calmi e che si allontani dall’area di gioco o inizi un’altra attività prima di raccogliere tutti i giochi per riporli in un cassetto, una scatola o un contenitore a te più pratico; non lasciare i giochi sparsi per casa o a disposizione del gatto, dato che potrebbe ingerire piccole parti e nastri andando incontro a complicazioni mediche, ma anche perché se lasci un giocattolo in giro per casa ben presto il micio si abituerà a vederlo immobile e l’attrattiva per quell’oggetto/preda svanirà.
Ultimo consiglio è quello di evitare categoricamente l’utilizzo di mani e piedi durante le sessioni di gioco, se lo fai comunichi al gatto che i tuoi arti sono giocattoli che lui può graffiare e mordere aumentando così la sua aggressività e gli attacchi improvvisi; cerca anche di evitare l’uso di laser che stimolano eccessivamente il gatto senza dargli la possibilità di catturare la preda creando solo frustrazione e stress. Se vuoi stimolare maggiormente il gatto, meglio inserire all’interno del giocattolo (o strofina sulla sua superficie) della Nepeta cataria.
Ricordati che il gatto è un animale solista che non caccia in gruppo e non condivide le prede, se hai più di un gatto dovrai giocare con ogni gatto singolarmente e, se noti che uno dei tuoi gatti non gioca in presenza dell’altro, contatta subito un professionista perché potrebbero esserci rivalità sull’umano, sui giocattoli o problemi sociali tra loro al di là della sfera ludica.
Non c’è un’età in cui si smette di giocare e il gioco è molto importante per mantenere tonico il corpo, attiva la mente e rilassa i nervi; il gioco è un vero toccasana per tutti gli aspetti importanti della vita del gatto e consolida il rapporto che ha con te diventando un punto focale e piacevole della vostra convivenza. Stimola ogni giorno il tuo amico felino e non dimenticarti di divertirti insieme a lui!
Gabriel Alejandro Pedrini – Consulente in Cultura Felina® – Formazione Livello 1 Base – Zona di attività Pesaro e Urbino