Quando cominciamo a pensare di accogliere un cucciolo nelle nostre vite l’emozione è sempre tanta: i Gattini sono morbidi, buffi, affettuosi, dolci, giocherelloni e potremmo continuare all’infinito, sono semplicemente meravigliosi. Si è vero, ma c’è molto altro; un compagno animale ci accompagna per gran parte della nostra vita e questo viaggio comporta scelte, cambiamenti, cure sia fisiche che emotive, impegno e dedizione (la relazione con il felino domestico è un fiore prezioso che va coltivato ogni giorno) che garantiscano al Gatto i presupposti del benessere che gli è dovuto per tutto il tempo che passerà al nostro fianco. Ecco perché la decisione deve essere valutata attentamente, soprattutto se decidiamo di acquistarne uno.
Spesso l’idea di “acquistare una vita” provoca il disappunto di chi sostiene le adozioni di Gatti abbandonati ma è importante sapere da cosa sia portata (o verso cosa sia indirizzata) questa scelta e come debba essere argomentata.
Per molto tempo, ahimè, il Gatto di razza, così come il cane, è stato considerato uno status (c’è stata la moda del Siamese, del Persiano, del Maine Coon..), chi aveva quello più in voga raccoglieva maggiori favori sociali spesso a discapito del povero ed ignaro felino. Oggi ci sono invece più consapevolezza e rispetto riguardo il Gatto che viene valutato sotto un diverso punto di vista, considerato un essere vivente con sentimenti, bisogni di specie da soddisfare e meritevole di essere rispettato in tutta la sua felina natura. Oggi non tutti sanno ancora cosa voglia dire avere un Gatto ma c’è una nuova positiva predisposizione a conoscerlo e viverlo a 360°.
➡️ Ma perché di razza? Uno vale l’altro. Dipende da “cosa cerchiamo” in un Gatto. E qui entrano in scena i professionisti: bisogna sapere che il mestiere dell’allevatore non è fatto solo di esposizioni e compravendite ma anche (e soprattutto) di cura, passione e amore per i propri esemplari. E tanta fatica. Si, perché se è vero che i cuccioli che vengono al mondo possono fruttare dal punto di vista economico è anche vero che i genitori dovranno essere sani, curati, sereni, nutriti nel modo giusto e avere determinate caratteristiche. Quello che ci porta a propendere per una razza piuttosto che un’altra sono le peculiarità che ricerchiamo: soggetto più affettuoso, più adatto ai bambini, che vada d’accordo anche con i cani, che sia anallergico; insomma, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze. Uno dei compiti dell’allevatore è quello di ricercare alcune sfumature di carattere e personalità (oltre che colorazione del mantello, degli occhi..) e selezionare esemplari che ne generino altri più predisposti a manifestare quelle caratteristiche. Questo processo di selezione ci regala quindi super affettuosi e quasi morbosi Siamesi o Orientali e giganti buoni e socievoli come i Maine Coon, per citarne alcuni. E’ comunque bene considerare che questi risultati possono essere raggiunti con lungo lavoro e ricerche da parte del professionista ma non garantiscono in tutti i cuccioli un successo matematico, le variabili della personalità e soggettività dell’individuo e delle esperienze nella prima infanzia sono sempre presenti.
➡️ Si, ma quanto costa?? È vero, la spesa, in relazione alla razza prescelta, è spesso elevata, ma cosa c’è dietro? Non la voglia di arricchirsi dell’allevatore (o almeno non di quelli che amano i propri animali): il territorio che li ospita deve essere strutturato in modo da scongiurare al massimo ogni forma di stress e competizione (che, è inutile negarlo, in allevamento hanno più probabilità di manifestarsi), ogni soggetto ha precise esigenze e deve essere seguito accuratamente, l’alimentazione varia in rapporto allo stato dell’individuo (maschio riproduttore poco oppure molto attivo, femmina in gravidanza o in allattamento..) o ad eventuali intolleranze, ognuno viene regolarmente seguito da un medico veterinario di fiducia per quando riguarda vaccini, test genetici, interventi, eventuali parti cesarei (a volte anche la nascita dei Gattini può avere complicazioni), senza contare la grande quantità necessaria di lettiere e sabbia adeguata, cucce, giochi, tiragraffi…insomma allevare è tutt’altro che poco dispendioso! Quando scegliamo un cucciolo di razza nel conto c’è anche tutto questo, il riconoscimento per chi si è preso cura non solo del piccolo nei suoi primi mesi di vita ma anche dei suoi genitori, garantendone salute fisica ed equilibrio emotivo. Il tutto con una cospicua dose di amore e professionalità.
➡️ Però su internet l’ho visto a meno. E’ sicuro, anche e soprattutto quando si parla di animali, purtroppo ci si prova. ATTENZIONE! Molti spacciano per soggetto di razza un cucciolo figlio di genitori “misti” (incrociare Gatti di razze diverse è molto pericoloso per gli individui adulti ma anche per la progenie in quanto i cuccioli potrebbero sviluppare patologie portate da un differente bagaglio genetico), altri potrebbero far parte di quella fetta di individui senza scrupoli che sfruttano i Gatti fino allo sfinimento al fine di farli riprodurre il maggior numero di volte possibile in condizioni igieniche a dir poco discutibili, non curanti della salute psico fisica dei soggetti (i cosiddetti, in gergo, “scucciolatori”). Esclusivamente per un tornaconto economico e null’altro, una vera e propria forma di maltrattamento animale. In un anonimo annuncio su internet (che non provenga da un allevamento certificato) non vi è certezza di come vengano trattati gli animali in questione né se siano in salute, nemmeno se si tratta della “signora della porta accanto” in buona fede.
Un Gatto sano è un Gatto felice? Innanzitutto, in quanto essere vivente, lo merita e siamo noi a dovercene occupare e preoccupare, fin dalla sua nascita.
➡️ Costa meno perché non ha il pedigree, tanto a me non interessa. Questo falso mito sta pian piano svanendo nell’ombra, per fortuna, ma per abitudine siamo portati ad essere persuasi che quello che potrebbe essere per noi il “certificato di sana e robusta costituzione” sia un pezzo di carta inutile e costosissimo. Nulla di più sbagliato! CI DEVE IMPORTARE! IL PEDIGREE È LA CARTA DI IDENTITÀ DI OGNI GATTO DI RAZZA: solo con questo documento (dal costo in realtà irrisorio, circa 15 €) è possibile avere la certezza che il cucciolo che scegliamo sia in salute. Non solo, vengono riportati nomi e provenienza di genitori e avi fino alla terza precedente generazione e relativi test genetici. Molti Gatti di razza hanno predisposizioni a determinate patologie (che variano in relazione alla razza in oggetto) e solo attraverso specifici esami del DNA è possibile avere la certezza che non ne siano soggetti e che, di conseguenza, non possano trasmetterle alla prole. Inoltre il Pedigree riporta il nome dell’Associazione Felina di affiliazione dell’allevamento, prova inconfutabile della purezza degli esemplari sia per base genetica che per standard estetici.
‼️Diffidiamo di chi ci propone un cucciolo senza Pedigree! Ha probabilmente qualcosa da nascondere!
➡️E allora come scelgo il cucciolo, dove lo cerco? Giusto, dopo aver ponderato quali caratteristiche cerchiamo in un compagno animale, riflettuto sui rischi che un acquisto “a buon mercato” potrebbe comportare per la salute del piccolo e acquisito la consapevolezza di gioie e doveri del condividere la nostra vita con un Gatto siamo pronti a trovare il posto più adatto. Per chi si affaccia per la prima volta sul mondo felino potrà sembrare un’impresa titanica: esistono tantissimi allevamenti, anche se abbiamo ben in mente quale razza preferiamo. Le ricerche in rete propongono molti risultati e non sapere come muoversi con la paura di sbagliare può essere sconfortante…ma niente paura! Se non abbiamo conoscenze nel campo degli allevatori o amici che si siano affidati ad un professionista in particolare, un trucchetto per cominciare a capire a chi vogliamo affidarci può essere quello di visitare le expo feline. Oltre che “gare di bellezza” sono ottime vetrine per prendere contatto con allevatori certificati e ammirare alcuni dei loro esemplari.
‼️ Facciamo tante domande! Informiamoci sulla razza, sulle caratteristiche, sulle abitudini, sulle cure che necessiterà il cucciolo (anche se ci siamo già documentati a non finire, testiamo preparazione e disponibilità del professionista).
‼ Non fermiamoci al primo allevatore! La fretta, si sa, è cattiva consigliera, vagliamo più possibilità prima di decidere chi ci ispira maggior fiducia, prendiamo appuntamento per visitare uno o più allevamenti, vedere con i nostri occhi quale sia l’ambiente di vita di genitori e futuri cuccioli e in che modo gli individui interagiscono tra loro (e con i loro umani).
‼️ Un allevatore serio e professionale, dopo aver capito che siamo proprio noi gli umani giusti per il suo cucciolo, ci seguirà anche dopo la cessione (che non dovrebbe mai avvenire prima dei 3 mesi/3 mesi e mezzo al fine di portare a compimento la fase fondamentale di sviluppo) dandoci utili consigli su come aver cura del piccolo ed accompagnarlo nella crescita nel migliore dei modi.
E quando finalmente avremo trovato l’allevatore con la “A” maiuscola e ci troveremo davanti ad un piccolo gruppo di Gattini e la decisione ci sembrerà la più difficile di sempre (sono tutti, tutti meravigliosi e dolcissimi!)…tranquilli, alla fine sarà lui a scegliere noi…e il nostro viaggio insieme avrà inizio…❤️
Miriam Tiengo– Consulente per la Relazione e Convivenza con il Gatto certificata CCF, MISAP – TORINO