Adottare un gatto, soprattutto se si tratta della prima esperienza, è sia una grande emozione che una grossa responsabilità. Una delle domande più ricorrenti fra i neoproprietari è: “Quanto ci metterà ad ambientarsi?”. Ebbene, a questa domanda purtroppo non esiste una risposta precisa: che si tratti di un cucciolo o di un adulto, portare un gatto in una nuova casa rappresenta per lui un cambiamento significativo. Sappiamo che, per loro natura, sono animali abitudinari e territoriali: un trasloco o un cambiamento ambientale può causare stress, paura e disorientamento.
Vediamo dunque i 10 punti fondamentali da mettere in pratica per aiutare il nuovo Micio ad adattarsi al meglio nella nuova casa e con il suo nuovo umano di riferimento!
1. Prepara l’ambiente prima dell’arrivo Prima ancora che Micio metta zampa in casa, è essenziale organizzare un ambiente sicuro e accogliente. Prepara anzitutto una stanza tranquilla: questo sarà il suo spazio di riferimento iniziale, un “campo base” dove potrà abituarsi secondo i suoi tempi agli spazi, rumori ed odori della nuova casa. Se presenti altri animali oppure più umani o bambini, la stanza dovrebbe possibilmente essere un luogo neutro per tutti e poco frequentato.
Visto che il gatto verrà ospitato qui per i primi giorni, predisponi:
• La lettiera, in un angolo tranquillo e lontano dal cibo.
• Cibo e acqua, sempre disponibili e in contenitori puliti – possibilmente separati l’uno dall’altra.
• Una cuccia o una coperta (o anche più di una!), possibilmente in punti nascosti o rialzati dai quali può avere controllo sull’ambiente.
• Giochi e tiragraffi, per stimolare la curiosità, offrire distrazioni e dare la possibilità di apporre le prime marcature territoriali.
• Una scatola di cartone o un tunnel per gatti, che offrono sicurezza.
2. Rispetta i suoi tempi Ogni gatto ha il proprio carattere, che in buona parte dipende dalle esperienze già vissute: alcuni esplorano subito, altri si nascondono per giorni. È fondamentale non forzarlo. Se si nasconde, non cercare di stanarlo o prenderlo in braccio se non si avvicina spontaneamente. Inizia ad abituarlo piuttosto al suono della tua voce, ai tuoi movimenti nella stanza mentre effettui le pulizie di routine e rifornimento cibo/acqua. Infine, puoi lasciargli un ricordo positivo offrendogli uno snack da depositare a distanza.
Osserva i suoi comportamenti: un gatto che mangia, fa i bisogni e si lava sta iniziando a sentirsi a suo agio. Questo sarà il momento di gettare le basi della vostra relazione: attraverso un gioco a cannetta da pesca lungo (che crea distanza di sicurezza) invoglialo ad interagire con te. Il processo di adattamento può durare da pochi giorni a diverse settimane, quindi sii paziente.
3. Familiarizza gradualmente con il resto della casa Quando il gatto avrà totale confidenza con la prima stanza, potrai iniziare a lasciarlo libero di esplorare il resto della casa. Fallo in modo graduale: apri la porta della stanza e permettigli di muoversi con i suoi tempi. Se avrà già fiducia in te potrai fargli da guida in questo tour del nuovo ambiente. Ogni nuova stanza rappresenta per lui un territorio da conoscere e conquistare: lascia che sia lui a decidere dove andare e quando. Poi, un po’ alla volta inizia ad espandere l’arricchimento ambientale in modo da far trovare tanti punti di riferimento da marcare in ogni stanza, aggiungendo anche altri punti pappa e acqua.
4. Mantieni una routine stabile I gatti sono sensibili ai cambiamenti ma trovano sicurezza nella ripetizione delle abitudini essendo allo stesso tempo sia predatori che potenziali prede.
Cerca quindi di mantenere una routine quotidiana stabile:
• Orari dei pasti (si consiglia comunque un’auto gestione del cibo secco)
• Interazioni quotidiane
• Pulizie della lettiera
• Sessioni di gioco e di riposo Una routine prevedibile aiuta il gatto a sentirsi più sicuro e a comprendere cosa aspettarsi, riducendo lo stress.
5. Interagisci con rispetto Costruire un legame di fiducia è un processo che richiede tempo. Dedica momenti della giornata al gioco interattivo (con giochi a cannetta da pesca, snack, palline) e alle coccole, ma sempre rispettando la volontà del gatto. Se si ritrae o mostra segni di fastidio (coda agitata, orecchie abbassate, soffi), non insistere. Ricorda: il rispetto dei suoi confini è la base per una relazione solida.
6. Attenzione agli odori Il gatto è un animale macro-olfattivo: nella nuova casa tutti gli odori saranno diversi, il che può aumentare il senso di insicurezza. Un trucco utile è portare con sé oggetti impregnati del suo odore precedente (una coperta, un cuscino, un gioco). Questo aiuterà il gatto a sentirsi più a casa. Allo stesso tempo, puoi favorire la marcatura del nuovo ambiente introducendo diversi punti tiragraffi e lasciando che il gatto si strofini su mobili e oggetti. Questo comportamento fa parte dei bisogni fondamentali di specie e serve a “firmare” il territorio con il proprio odore.
7. Evita le punizioni Anche se il gatto dovesse fare pipì fuori dalla lettiera, graffiare i mobili o mostrare paura, mai sgridarlo o punirlo perché questi comportamenti possono essere reazioni allo stress. Una punizione peggiorerebbe la situazione, aumentando il disagio e rallentando l’adattamento. In caso di comportamenti problematici persistenti, è utile consultare un veterinario o un esperto in comportamento felino.
8. Visita dal veterinario Dopo l’arrivo in casa, è consigliabile fare un controllo veterinario, specialmente se il gatto proviene da una situazione incerta. Il veterinario controllerà lo stato di salute, eventuali parassiti, vaccini e microchip. È anche un’occasione per ricevere consigli personalizzati su alimentazione, sterilizzazione e cura generale.
9. Se ci sono altri animali in casa Se in casa vivono già altri animali, è importante introdurre il nuovo arrivato gradualmente e con le giuste precauzioni. I gatti sono territoriali e un incontro diretto e improvviso potrebbe causare stress e conflitti. Le prime interazioni dovrebbero avvenire con i due animali separati da una porta o da una rete, permettendo loro di sentirsi prima solo tramite il senso dell’olfatto e poi anche con la vista ma senza contatto fisico. Solo quando entrambi mostrano curiosità e calma, si può procedere a un incontro supervisionato. Se sei in difficoltà la figura del consulente felino può darti un aiuto!
10. Segnali di benessere Un gatto che si sta ambientando correttamente mostra alcuni segnali positivi:
• Esplora l’ambiente in modo attivo
• Mangia e usa la lettiera regolarmente
• Si lascia avvicinare
• Gioca e si pulisce il pelo
• Non si isola o si nasconde per tutto il giorno
Ogni passo avanti, anche piccolo, è un successo! Ambientare un gatto in una nuova casa richiede preparazione, pazienza e rispetto. Ogni felino ha il proprio carattere e affronta i cambiamenti in modo diverso, ma con il giusto approccio, anche il più timido dei gatti può trasformarsi in un compagno affettuoso e fiducioso. Ricorda che non sei solo: se hai dubbi o difficoltà, rivolgiti a un consulente felino oppure ad un veterinario comportamentalista.
Martina Silvestri – Consulente in Cultura FelinaⓇ FVG