L’aggressività è il secondo più comune problema comportamentale dopo la minzione inappropriata.
L’aggressività si riferisce ad un comportamento di minaccia o comunque dannoso diretto verso un altro individuo o verso il gruppo.
Molto spesso, alla base di questo comportamento può esserci il dolore causato da alcune patologie come ascessi, artriti, problemi dentali come anche condizioni che riguardano il sistema nervoso (tumori al cervello, encefaliti ecc…) o anche l’ipertiroidismo. Quindi se il nostro gatto sembra avere dei ricorrenti comportamenti aggressisivi è necessario consultare il nostro veterinario.
A volte questo comportamento è dovuto invece a problematiche di altro genere. Succede spesso che sia il proprietario stesso ad incoraggiare inconsapevolmente questo comportamento, sgridando il gatto o punendolo (incrementando in questo modo lo stress e quindi il rischio di un’aggressione diretta) o ricompensando il comportamento rassicurando il gatto oppure offrendo del cibo per calmarlo. Se il gatto impara che graffiando, soffiando o attaccando riceve delle ricompense svilupperà una risposta sbagliata a questo stimolo.
L’agressività da gioco è un comportamento molto comune nei gattini e nei gatti giovani ed è il comportamento agressivo più comune che il gattino esibisce nei confronti del suo convivente umano.
Il gioco predatorio diretto verso uno o più membri della famiglia può essere intenso e può provocare ferite in assenza di un’appropriata inibizione.
I giochi che fanno i gattini contengono molti elementi di aggressività intraspecifica e di predazione e includono:
- esplorazione e investigazione
- morsi
- attacchi
- combattimenti
- stalking
- zampate
I gattini tra di loro giocano molto seriamente, ma apprendono velocemente nel momento in cui causano dolore all’altro e si fermano. E’ così che si sviluppa l’inibizione al morso e al graffio, necessaria per distinguere l’attività di gioco dall’attività di predazione vera e propria o di aggressività adulta. Difatti, il gattino morso fermerà il gioco o reagirà con una risposta difensiva e questo sarà sufficiente per far apprendere l’intensità corretta del morso e del graffio durante il gioco.
Come si diceva sopra, molto spesso è il proprietario stesso a contribuire a questo problema giocando con il gattino in modo da incoraggiarlo ad attaccare le mani e i piedi o permettendogli di mordere troppo forte alle mani. Se non viene incoraggiato, questo comportamento tende a scomparire da solo mentre il gattino cresce.
Ecco alcune situazioni tipiche:
- mordere o graffiare intensamente senza inibizione
- il gioco è diretto alla faccia del proprietario
- il comportamento è diretto verso un membro della famiglia o in specifico verso un bambino
- il gioco avviene di notte non permettendo agli umani di dormire
- il gioco è diretto verso un altro gatto o animale passivo o pauroso
Questo problema viene riscontrato molto spesso in singoli gatti in casa o dove i gatti non hanno possibilità di giocare con altri conspecifici. In uno qualsiasi di questi casi va consultato un esperto prima che il comportamento diventi consolidato e più difficile da gestire.