Il gatto spende quasi il 50% della sua giornata a leccarsi il pelo e questo è un comportamento che impara da cucciolo da mamma gatta per imitazione. La sequenza del lavaggio del pelo, infatti, è esattamente e totalmente copiata da mamma gatta e riprodotta per tutta la vita allo stesso modo. Ogni gatto ha il suo rituale di toelettatura, ma la maggior parte inizia con la leccatura della bocca, del mento e dei baffi. Segue poi la spalla e zampa anteriore. Laverà quindi entrambi i fianchi e le zampe posteriori, i genitali e poi la coda dalla punta.
Fin dal primo giorno di vita, mamma gatta si occuperà di tener puliti i micini tramite il grooming e di stimolare le eliminazioni fino a quando il riflesso di eliminazione non sarà completamente sviluppato. I gattini cominciano a leccarsi già a 3/4 settimane di età e a 5 cominciano a leccare i loro fratellini e la mamma.
Ma quali sono tutti i significati di questo comportamento così tanto esibito dai nostri gatti?
1. Mantiene la pelle sana stimolando la produzione di sebo, una secrezione oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee alla base di ciascun pelo. Leccandosi, il gatto sparge il sebo sul manto per lubrificare e impermeabilizzare la pelliccia e darle quel tocco lucente. Rimuove anche i peli morti e lo sporco così come parassiti come le pulci.
2. Per rinfrescarsi, i gatti si affidano alla saliva sparsa sulla pelliccia. La saliva evapora per rinfrescare il micio quando fa caldo.
3. Una comunicazione sociale. La cura reciproca esprime la relazione amichevole tra i gatti. Aiuta anche i gattini ad essere aiutati su aree del corpo difficili da raggiungere, di solito le regioni della testa e del collo. La cura reciproca è però più un’attività sociale che igienica. Leccare un altro gatto esprime conforto, compagnia e persino amore. Molto spesso, infatti, troviamo gatti che leccano i capelli dell’umano, o il braccio o la mano.
4. Un rafforzamento del legame all’interno del gruppo. In un gruppo di più gatti, l’allogrooming ovvero il leccamento reciproco, ha anche la funzione di mescolare gli odori e creare e mantenere un odore unico comune a quel gruppo, con lo scopo di rafforzare i legami di appartenenza al gruppo e per riconoscere l’odore di intrusi estranei al gruppo.
I gatti, però, usano anche la toelettatura per sentirsi meglio emotivamente. Questo comportamento quando sembra inappropriato alla situazione oppure eseguitoeccessivamente al punto da lesionare la pelle o lasciare delle areee prive di pelo, viene definito comportamento di “sostituzione”.
Il gattino può improvvisamente toelettarsi se ha paura, per alleviare la tensione, o quando non sa esattamente come reagire a una situazione.
Il comportamento di sostituzione aiuta il gatto ad affrontare un conflitto. Forse la sensazione tattile ha un effetto diretto sulla chimica del cervello o gli impulsi neurologici fanno sentire meglio il gatto in difficoltà o forse è solo un modo inconscio per il gatto di distrarsi, come in umana ad esempio mordersi le unghie è un modo per alleviare la tensione.
La cura eccessiva, sotto forma di eccessiva leccatura, mordere, mordicchiare, masticare o succhiare il pelo o la pelle, senza alcuna causa medica sottostante, è in genere indicativo di stress. Le cause comuni dello stress felino sono: paura, mancanza di stimolazione, isolamento, un nuovo animale domestico in casa, trasferimento presso una nuova famiglia, ansia da separazione o, in alcuni casi, uno svezzamento precoce. L’over-grooming, cioè il leccamento eccessivo, diventa problematico quando provoca lesioni autoinflitte (diradamento dei capelli, rimozione di ciuffi di capelli, infezioni cutanee), una condizione chiamata “Alopecia psicogena”. Questa diagnosi viene effettuata dal Medico Veterinario Comportamentalista quando non è possibile rilevare alcuna condizione medica sottostante. In alcuni casi, l’eccessiva pulizia può iniziare in risposta a un’irritazione della pelle (pulci, allergie, infezioni), ma può trasformarsi in un problema comportamentale anche se la condizione è stata eliminata. Si pensa che i comportamenti di toelettatura si auto-rinforzano riducendo l’ansia. Le azioni di grooming, in questo caso, diventano ripetitive, e vengono chiamate “stereotipie“.
Infine, possiamo certamente dire che il grooming è anche un indicatore della salute felina. Un cattivo aspetto del pelo o la cessazione di questo comportamento possono segnalare uno stato di malessere in un gatto. Nei gatti anziani, ad esempio, è piuttosto comune perchè a causa di problematiche periodontali o di artrite potrebbero non essere in grado di toelettarsi abbastanza.